domenica 2 febbraio 2014

The Private Afternoons of Pamela Mann

Nella prima metà degli anni settanta, dopo il successo di pubblico di “Deep Throat” o “Behind the Green Door”, la critica si accorse che alcuni film porno avevano in sé tali e tante qualità da costringerla ad occuparsene con la medesima attenzione che rivolgeva alla cinematografia mainstream. Così accadde anche per “The Private Afternoons of Pamela Mann”, una sofisticata commedia magistralmente diretta da Radley Metzger in cui i personaggi si rivelano nel corso della storia diversi da quel che sembrano o fingono di essere. “The Private Afternoons of Pamela Mann” sancisce anche l'esordio nel genere porno di Radley Metzger.
Il film fu girato in meno di una settimana a causa dello scarso budget che la produzione mise a disposizione del regista, conseguenza diretta forse dell'insuccesso della sua precedente opera. Eppure, i valori tecnici (la fotografia in primis) sono eccellenti e la sceneggiatura arguta e divertente. Per ovviare a possibili problemi di censura, fu operato un taglio di circa sette minuti di una sequenza di cui si dirà in seguito.
Da un punto di vista squisitamente tecnico segnalo che il film, girato in Super16 come quasi tutte le opere di Metzger, comporta un effetto “widescreen” (di allungamento) che se a schermo pieno, come nel caso delle sale cinematografiche, è ininfluente per la visione, non lo è invece nel caso di fruizione domestica del film. Ecco perché a volte l'immagine appare lievemente bloccata al centro.


I titoli di testa del film scorrono sull'immagine di una donna che si sta truccando. Un artificio, un inganno per dare di sé un'altra immagine. Una musichetta da fiera di paese fa da contrappunto e così accadrà in tutti i momenti salienti della pellicola.
Frank (Eric Edwards), un detective privato e “voyeur da generazioni” come confiderà in seguito, si aggira munito di caschetto con telecamera incorporata all'esterno di un palazzo riprendendo di nascosto quel che avviene al di là di una finestra: una donna sta praticando una fellatio a un uomo. Scopriamo che Frank è un detective privato (un classico personaggio di molti film della Golden Age) specializzato in adulterio. Nella scena successiva Frank sta mostrando a un uomo la prova del tradimento. L'uomo reagisce con rabbia alla visione del filmato, si chiede come lui, sì lui, abbia potuto farlo ed è chiaro a questo punto l'orientamento sessuale del cliente.
Frank si reca a un appuntamento in un palazzo nel centro di Manhattan. Mr. Mann, un editore di riviste per soli uomini interpretato da Alan Marlow, sospetta che sua moglie (“una donna dinamica e intelligente che svolge il suo lavoro di psicoterapeuta nei ghetti, una amante della solitudine, delle buone letture nei parchi ma in grado di cavarsela benissimo anche insieme alla gente”) lo tradisca e intende scoprire la verità. Mr. Mann pensa che la moglie, affascinata dal personaggio scandalo del momento ovvero la protagonista di “Deep Throat”, voglia imitarne le gesta con qualche sconosciuto. A questo punto la scena si interrompe brevemente per mostrarci Pamela (Barbara Bourbon) che, sdraiata nel suo letto intenta a fare colazione, si sottopone alle domande di una sondaggista riccioluta (“Sono qui per apportare un contenuto socialmente redentore al film” affermerà a un certo punto la sondaggista) rispondendo con dei laconici “sì” o “no”. Poi Pamela telefona alla sua amica Klute (Georgina Spelvin), uno strano tipo di prostituta che intende la propria professione quasi fosse una missione sociale. Nel frattempo, nell'anticamera dell'ufficio va in scena un bizzarro siparietto. Un impiegato si avvicina alla segretaria e inizia a masturbarsi lentamente di fronte a lei. La donna reagisce con malcelata indifferenza alla performance dell'uomo che, dopo poco, eiacula abbondantemente sul suo volto.


Frank, accettato l'incarico, pedina la consorte di Mr Mann in un parco pubblico vicino al ponte di Brooklyn. Qui riprende Pamela mentre prima abborda uno sconosciuto (Marc Stevens, soprannominato Mark “10½” Stevens per ovvie ragioni) con una frase che se non fosse detta da lei potrebbe anche apparire volgare (“vuoi divertirti marinaio?”) e poi, al riparo di un cespuglio, esegue su di lui una fellatio (la scena è stata in realtà girata in interni, come si intuisce chiaramente dalle piante in vaso che circondano i due attori, a causa del divieto della municipalità di New York di girare scene di sesso in luoghi pubblici). Soddisfatto di sé, Frank ritorna nell'ufficio di Mr Mann per mostrargli quanto raccolto. Sullo schermo scorrono le immagini al rallenty della fellatio. Convinto che il suo cliente possa rimanere turbato da ciò che ha ripreso nel parco, Frank tenta di fornire una spiegazione psicologica dei comportamenti della donna.
Frank: “La fantasia della gola profonda potrebbe dimostrare l'esistenza di un problema sopraggiunto nel corso della fase orale di sua moglie, cioè all'incirca all'età…”
Mr Mann: “… del consenso”
Frank: “Oh no, molto prima”
“Ha bisogno di un cazzo in gola quanto un'altra donna ha bisogno di una torta al cioccolato in gola”, commenta Eric.
Ma Frank non sembra rendersi conto che Mr Mann non è rimasto affatto turbato dalla scena a cui ha assistito, anzi si direbbe quasi compiaciuto, e continua nella sua spiegazione. Ancora una volta, mentre i due discorrono, nell'anticamera dell'ufficio va in scena il solito siparietto. Solo che questa volta la segretaria ha l'accortezza di indossare un bavaglino di carta per evitare di sporcarsi l'abito.
La scena seguente ci mostra Klute in una stanza d'albergo con Hiram Wood (protagonista insieme a lei di una memorabile sequenza in “The Devil in Miss Jones”). L'uomo finge di essere gay perché desideroso di mettere alla prova le sue abilità di recitazione in vista di un provino a Broadway. Ma anche Georgina finge. Lei sa benissimo che Hiram non è gay e decide di stare al gioco solo perché da tempo desidera andare a letto con lui. Al termine del rapporto l'uomo corre in strada e comunica alla sua fidanzata di aver brillantemente superato la prova. Georgina invece telefona a Pamela e le racconta quel che le è accaduto.
Frank è di nuovo nell'ufficio di Mr Mann. Gli sta mostrando un altro filmato in cui Pamela appare insieme a un'altra donna mentre sta praticando una fellatio a un uomo baffuto. 
Frank: “Il desiderio di rapporti saffici potrebbe invece dimostrare una insicurezza, una inadeguatezza rispetto ai soggetti del sesso opposto”.
Mr Mann: “Forse lei non è in grado di comprendere la profondità, o la semplicità, di Pamela…”
Ma Frank insiste con la sua analisi.


Pamela si reca in un giardino pubblico, si siede su una panchina per leggere un libro ma viene subito raggiunta dalla sondaggista che la sottopone ad altre domande prima di allontanarsi nuovamente. Pamela riprende a leggere il suo libro. Ma dopo pochi istanti un uomo e una donna si siedono accanto a lei e, sotto la minaccia delle armi, la costringono a seguirli.
Ed è qui che interviene il primo taglio. Ho potuto ricostruire quel che segue attraverso la visione di una copia del film censurata in cui però era stata reinserita la scena prelevandola da una copia integrale su cassetta VHS. Devo ammettere che la sequenza mi ha profondamente turbato e la riporto senza compiacimento alcuno, solo per restituire nella sua interezza la trama.
Una mercedes entra in un garage sotterraneo e immediatamente dopo la saracinesca si chiude. A bordo ci sono Pamela e i suoi due rapitori. La donna tenta di scappare correndo verso la porta che dà alle scale ma la trova bloccata. I due rapitori la chiudono in un angolo, DLR imbraccia un fucile e glielo punta contro. Gillis afferra alle spalle Pamela e la trascina sul cofano della macchina. Pamela urla e scalcia. DLR le scopre il seno mentre la schernisce: “Adesso ci divertiremo un po'!”, “Ti piace lottare?”, “Vuoi scendere, non è vero?”. Dopo averle tolto la gonna e le mutandine, la donna inizia a leccare il sesso di Pamela che urla e si contorce per il terrore. Ma, lentamente, sembra iniziare a provare piacere. Gillis inizia a massaggiarle i seni. Pamela, sempre più eccitata, volge il viso verso quello dell'uomo e i due si baciano. Improvvisamente, l'uomo trascina a forza Pamela in un angolo e la fa distendere con le spalle appoggiate a una catasta di pneumatici. Gillis estrae una pistola e la punta contro Pamela. “È il mio turno! Forza, legala” e la complice tira fuori una corda con cui lega i polsi di Pamela. Gillis, sempre puntando la pistola, inizia a masturbare con le dita Pamela. Poi passa l'arma a DLR che continua a schernire Pamela: “Te la sei veramente cavata prima, non è vero? Pensavi di non farcela e invece ci sei riuscita…”, “Riesci a trattenere il fiato? Riesci a respirare sott'acqua? Adesso avrai quel che meriti…”. Gillis si slaccia la patta dei pantaloni mentre DLR urla: “Apri quella bocca, di più! Di più! Succhiagli il cazzo”. Gillis infila il suo pene nella bocca di Pamela e inizia a spingerlo con forza. Pamela però cerca di opporre resistenza. Darby Lloyd Rians afferra allora il membro di Gillis e inizia a leccarlo dopo aver ordinato a Pamela di guardare. Dopo un po', Gillis torna a infilare il suo sesso nella bocca di Pamela. Darby Lloyd Rians continua a impartire ordini alla donna: “Apri la bocca, di più! Succhia quel cazzo! Tieni la testa all'indietro e la bocca aperta!”. Legge anche una sentenza della Corte di Cassazione americana sulla pornografia. Gillis viene in bocca a Pamela e Darby Lloyd Rains grida: “Ingoia! Ingoia! Lecca, lecca ogni goccia!”. Pamela esegue passivamente l'ordine della donna. Alla fine, dopo aver leccato il glande di Gillis, Pamela viene abbandonata nel garage dai due violentatori che si allontanano. Rimane a terra, le mani ancora legate dietro la schiena, le mutandine a poca distanza dalle sue gambe. Fine della sequenza tagliata.
Mentre nell'anticamera dell'ufficio va in scena ancora una volta il solito siparietto, Frank mostra a Mr Mann un altro filmato in cui Pamela e Klute hanno un rapporto lesbico.
Più tardi Pamela telefona da una cabina all'ufficio del marito. La segretaria le comunica che il marito è fuori per una conferenza. Lei lascia detto che si recherà a un ricevimento. Non appena esce dalla cabina la sondaggista la blocca per porgli l'ennesima domanda. Pamela si reca dunque al ricevimento e lì ha un fugace rapporto sessuale con un candidato politico conservatore interpretato da Sonny Landham che, per una sorta di strana ironia, anni dopo si candiderà alla carica di Governatore del Kentucky ma poi sarà costrtto a ritirarsi per problemi procedurali.


Frank è in strada. Ad un certo punto incrocia lo sguardo di Pamela dietro una finestra. I due si osservano a lungo. Poi la donna esce dall'edificio, si siede su una panchina e viene raggiunta dal detective. I due chiaccherano per un po'. Pamela invita l'uomo a casa sua. Ma Frank ha ancora qualcosa da fare prima. Torna nell'ufficio di Mr. Mann. Prima che i due si incontrino vediamo la segretaria che distesa sulla scrivania si masturba e dice all'impiegato che non è più disposta ad accontentarsi di recitare un ruolo passivo. Frank parla con Mr Mann e gli dice di aver incontrato la moglie e di averci parlato. Frank esce dall'ufficio in uno stato di euforia e si reca all'appuntamento. Una volta a casa della donna, le chiede di poter fare una telefonata. Chiama l'ufficio di Mr Mann ma la segretaria gli risponde che il principale è fuori per una conferenza. L'immagine si allarga e vediamo che questa volta è la donna a masturbare l'impiegato. Pamela fa il suo ingresso nella sala dove la attende Frank. Indossa un elegante abito nero. Ad un certo punto ne solleva maliziosamente il bordo mostrando che non indossa mutandine. Frank è ormai ai suoi piedi.
I due si distendono su un tappeto. Un enorme specchio riflette l'immagine dei loro corpi avvinti. Al termine del rapporto i due si appoggiano esausti con le spalle allo specchio. È a questo punto che entra in scena la cameriera di Mr Mann. Frank la guarda sbigottito. È uno dei due violentatori di Pamela. La donna si spoglia e si unisce ai due amanti.
Frank attende Mr Mann in garage. Arriva la macchina dell'uomo. Ad aprirgli la portiera è l'autista, un altro personaggio che Frank ha avuto modo di conoscere. È infatti l'altro violentatore. Frank dice a Mr Mann di aver fallito nell'incarico e, pertanto, di non voler essere pagato.


La scena seguente si svolge in camera di Pamela. La donna sta guardando l'intero girato di Frank. Per la stanza si aggira la sondaggista che pone un'altra domanda alla donna prima che faccia il suo ingresso Mr Mann. La sondaggista se ne va e marito e moglie si distendono sul letto. Commentano le immagini e parlano di Frank, di come egli si sia fatto usare per le loro fantasie. Ad un certo punto al videocitofono suona l'uomo della fellatio nel parco pubblico. Capiamo dalle sue parole che anch'egli è un detective privato che aveva lavorato in precedenza per Mr Mann e che si è prestato al gioco della coppia. Mr Mann e signora, sempre guardando le immagini, fanno sesso con passione. Il film si chiude con una tela che scende dall'alto a coprire i due amanti. Scorrono i titoli di coda in cui si preannuncia un sequel del film (“Pamela Mann's Horn of Plenty”) che non fu mai girato.

SCHEDA TECNICA

The Private Afternoons of Pamela Mann
(USA, 1984, 83 min.)
Regia di Radley Metzger
Sceneggiatura di Radley Metzger
Cast: Barbara Bourbon (Pamela Mann), Eric Edwards (Frank), Alan Marlow (Mr Mann), Georgina Spelvin (la prostituta), Doris Toumarkine (la sondaggista) (con il nome di Lola LaGarce), Marc Stevens (l'uomo del parco), Sonny Landham (il candidato politico), Jamie Gillis (il violentatore) (con il nome di Jamey Gillis), Darby Lloyd Rains (la violentatrice), Kevin Andre (il primo cliente di Frank), Day Jason (la segretaria) (con il nome di Naomi Jason), Levi Richards (Hiram Wood) (con il nome di John Ashton), David Savage (l'impiegato dell'ufficio di Mr Mann).
Prodotto da Ava Leighton (con il nome di L. Sultana)
Direttore della fotografia Paul Glickman (con il nome di Marcel Hall)

sabato 1 febbraio 2014

In the Flesh


Dal 5 all'8 dicembre scorso si è svolto presso l'Anthology Film Archives di Manhattan la retrospettiva “In the Flesh” dedicata alla “Golden Age of Porn”. Quattro le pellicole che sono state riproiettate a distanza di molti anni dalla loro uscita su grande schermo: “High Rise” di Danny Steinmann, “Through the Looking Glass” di Jonas Middleton, “Take Off” di Armand Weston e “Wanda Whips Wall Street” di Larry Revene. I titoli prescelti coprono un arco temporale di circa dieci anni, dal 1973 al 1982. Il curatore della retrospettiva, Casey Scott, ha affermato che “non è stato facile scegliere allestire il cartellone. C'erano molti altri titoli che avremmo voluto proporre al pubblico ma, sfortunatamente, non è stato possibile rintracciarne le copie ormai rarissime. I film della Golden Age non godono della stessa rispettabilità accordata a quelli mainstream ma molti di loro rimangono pur sempre degli ottimi film”. La retrospettiva riprenderà a marzo di quest'anno proponendo altri quattro titoli. Alle proiezioni hanno partecipato anche i registi e gli attori delle quattro pellicole in programma nonché un folto numero di critici e studiosi del genere. Appuntamento dunque, per chi si trovasse di passaggio a New York, al prossimo marzo per una nuova carrellata di titoli della “Golden Age of Porn”.