domenica 15 giugno 2014

Hot Dreams

Cosa accade quando una moglie intrappolata all'interno della gabbia di un matrimonio senza più stimoli è preda di improvvise e incontrollabili fantasie erotiche? Ce lo racconta Shaun Costello che, sotto lo pseudonimo di Warren Evans, sceneggia, dirige e produce nel 1983 uno degli ultimi film della sua carriera, “Hot Dreams”. Si tratta di un'opera profondamente diversa da quelle che per tutto il corso degli settanta avevano caratterizzato l'attività del regista newyorkese. Basti pensare infatti a titoli quali “Water Power”, “Daughters of Discipline” o “Slave of Pleasure” per rendersi conto di come forse egli abbia troppo a lungo indugiato sull'uso della violenza (dal sadomachismo allo stupro) quale elemento di presunta eccitazione dello spettatore. In “Hot Dreams”, invece, ad andare in scena è l'immaginario erotico femminile e la ricerca del piacere sessuale, quel piacere ancor oggi troppo spesso negato da un mondo maschile e misogino. La sceneggiatura è ben scritta (a parte qualche ingenuità di cui darò conto in seguito) e le scene di sesso sono altamente coinvolgenti. Al fine di rendere appieno l'atmosfera onirica del film, Costello si avvale, quale direttore della fotografia, della collaborazione di Ron Dorfman e sottolinea le scene sessualmente più esplicite facendo un uso non consentito (ma ciò era la norma al tempo della “Golden Age”) del brano “Ommadawn Part One” di Mike Oldfield. Ma Costello non si dimostra solo un attento conoscitore della musica d'avanguardia giacché una delle scene iniziali di “Hot Dreams” (per inciso quella del bagno) è chiaramente una citazione da “Vestito per uccidere” di Brian De Palma.


Lisa Curtis (interpretata da Sharon Mitchell) è una bella donna che vive in uno spazioso ed elegante loft a New York. La sua professione è quella di fotografa erotica, mestiere che le ha regalato nel corso del tempo grandi gratificazioni personali e un indiscusso successo. L'unica nota stonata della sua vita è il marito Bob (Michael Bruce), un noioso ed egoista uomo d'affari. Il film inizia con i due coniugi a letto di primo mattino. Suona la sveglia e Bob, evidentemente eccitato, inizia ad accarezzare languidamente la moglie. Poi si volta verso la sveglia e pensa che sì, c'è tempo per concedersi una sveltina. Ricomincia dunque ad accarezzare Lisa ancora semiaddormentata, le scopre dapprima i seni e poi le natiche. Le sue mani si insinuano tra le gambe della donna. Alle sollecitazioni del marito Lisa sembra iniziare a provare un qualche piacere e, dopo aver spalancato le gambe, offre alla lingua esperta di Bob il proprio sesso umido. L'uomo non si fa certo pregare e inizia a leccarlo con consumata abilità. Dopo poco Lisa è ormai pronta per accogliere dentro di sé il membro di Bob. Ma, con comprensibile disappunto della moglie, egli raggiunge rapidamente l'orgasmo lasciandola insoddisfatta (“Shit!” la sentiamo dire a mezza bocca). Quel che è peggio, se possibile, è che Bob giustifica la sua frettolosità con il fatto che è in ritardo per andare al lavoro e si dirige quindi verso il bagno per farsi la barba. Lì lo raggiunge Lisa che, nel vano tentativo di riaccendere il desiderio nel marito, inizia a masturbarsi nella vasca ad idromassaggio con il bagnoschiuma. Ma l'uomo continua nella per lui più soddisfacente opera depilatoria, lanciando solo di tanto in tanto delle distratte occhiate in direzione della moglie. Improvvisamente, Lisa si sente afferrare alle spalle. Una mano energica le tappa la bocca. Lei tenta inutilmente di divincolarsi, poi alza lo sguardo in direzione dello sconosciuto aggressore e riconosce nel viso sfocato che le si materializza davanti quello di Bob. Ma si tratta semplicemente di una fantasia, di un sogno ad occhi aperti. Il marito è ancora di fronte allo specchio che continua a radersi compiaciuto. Lisa è costretta a soddisfare l'aggressore con un rapporto orale per poi essere presa da dietro con forza. Al termine della fantasia, Bob è ormai pronto per uscire di casa ed esce dal bagno salutando la moglie.


Lisa decide di telefonare alla sua migliore amica Renee (Tiffany Clark) e di confidarsi con lei. Le racconta che ultimamente le capita di essere preda di fantasie piccanti talmente coinvolgenti da non farle distinguere, se non alla fine, se si tratta di realtà o di immaginazione. Renee è affascinata da quanto udito e incoraggia l'amica a raccontarle più dettagliatamente tali fantasie. Le due donne si danno appuntamento in un parco pubblico per continuare la chiaccherata. Qui giunte, Lisa sembra però indecisa se proseguire nelle confidenze ma alla fine cede alle insistenze di Renee e le racconta di un'altra fantasia. Lisa sta partecipando a una elegante cena in compagnia del marito, del suo socio in affari John Van Zandt (Jamie Gillis) e della di lui moglie Ellen (Marlene Willoughby). Mentre i due uomini discutono di noiose questioni societarie, Lisa immagina Ellen semisvestita e in catene. Ben presto i due uomini e la donna spostano la discussione sul sesso e, con la collaborazione di un dotato maggiordomo (Alan Adrian), coinvolgono Lisa in un'orgia che si consuma direttamente sul tavolo imbandito.


Dopo questa confessione, Renee sottolinea che non c'è niente di sbagliato nell'avere delle fantasie. Lisa confida improvvidamente all'amica che Bob è ben dotato e ciò è esattamente quello che Renee si aspettava di sentire, tant'è che chiede a Lisa le chiavi del suo appartamento in prestito senza spiegarle il motivo. Poi le due si salutano e si allontanano. Mentre Lisa si dirige verso il set fotografico che la attende per una sessione di lavoro, Renee si dirige all'appartamento ma, mentre sta camminando per una via, è incuriosita da un telefono pubblico che squilla insistentemente. Decide dunque di rispondere e all'altro capo del telefono ode la voce di un uomo convinto di parlare con la “Weight Watchers Suicide Hotline”. Dopo un attimo di perplessità, Renee decide di assecondare l'anonimo interlocutore che nel frattempo ha iniziato a ordinarle di fare cose estremamente oscene. Renee controbatte all'uomo che sarebbe sconveniente eseguire i suoi ordini in pubblico e, alla sua proposta di spostare la conversazione in qualche altro luogo, decide di lasciargli il numero di telefono di Lisa. Quest'ultima, intanto, è giunta sul suo posto di lavoro. Ma è difficile fotografare tre ragazzi muscolosi (Dave Ruby, Joe Santini e George Payne) che indossano solo degli stringatissimi slip quando si è soggetti a improvvise fantasie erotiche ed ecco quindi che Lisa inizia a fantasticare di fare sesso con loro.


Renee, che nel frattempo è giunta a casa di Lisa, riprende la conversazione telefonica precedentemente interrotta. L'uomo le ordina di cercare uno specchio, operazione che richiede qualche minuto visto che Renee non è pratica della casa. Una volta trovatolo, le viene chiesto di masturbarsi con un dildo. E qui la sceneggiatura mostra qualche ingenuità, giacché la donna in questo caso impiega poco tempo a trovare l'oggetto che di per sé non dovrebbe fare bella mostra di sé in una casa. Mentre l'uomo le sciorina una serie di volgarità, Renee si masturba e si eccita a tal punto da non accorgersi del rientro di Bob nell'appartamento. L'uomo, piacevolmente sorpreso dalla scena che gli si mostra innanzi, decide lesto di approfittarne e i due, sempre sotto la regia dell'anonimo telefonista, fanno sesso sul divano. Una volta concluso il rapporto, Renee confida a Bob quel che sta accadendo alla moglie e gli consiglia di mostrarsi più disponibile con la donna. L'uomo, che inizialmente sembra non voler credere a quanto gli viene raccontato (“Oh, no, non mia moglie…”) decide infine di raccogliere il consiglio di Renee organizzando per la consorte un'orgia.


Mentre tutto ciò accade, Lisa è intanto alle prese con l'ennesima fantasia. Recatasi in una palestra per un massaggio rigenerante immagina di fare sesso con la procace massaggiatrice (Anna Ventura) e con altri tre clienti (due donne e un uomo, tra cui Joanna Storm). Ormai Lisa è pronta per quel che il marito ha in serbo per lei. Vediamo così i due recarsi al molo e salire su un lussuoso motoscafo che di lì a poco salpa per un giro nella baia di New York. Mentre sullo sfondo appare lo skyline della città con le torri gemelle e la Statua della Libertà, Lisa e l'amica del capitano di bordo Maxine (Sharon Kane) hanno iniziato ad amoreggiare. Alle due donne si aggiungono ben presto anche Bob e lo stesso capitano (Ashley Moore). L'armonia è dunque tornata in seno alla coppia e forse Bob ha smesso di vestire i panni dell'idiota.
Renee sta camminando per strada e, proprio mentre si trova a passare davanti alla stessa cabina telefonica di qualche giorno prima, sente nuovamente squillare il telefono. La donna si precipita a rispondere pensando che si tratti ancora del misterioso uomo ed invece dall'altra parte sente la voce di Bob che, dalla barca, le accenna brevemente a quanto è appena successo (strani i telefoni pubblici di New York…). Dopo essersi salutati ed aver riagganciato, Renee sente nuovamente squillare il telefono. E questa volta è proprio lui, l'uomo misterioso.

SCHEDA TECNICA

Hot Dreams
(USA, 1983, 84 min.)
Regia di Shaun Costello (con il nome di Warren Evans)
Sceneggiatura di Shaun Costello
Cast: Sharon Mitchell (Lisa Curtis), Michael Bruce (Bob Curtis), Tiffany Clark (Renee Altman), Jamie Gillis (John Van Zandt), Marlene Willoughby (Ellen Van Zandt), Ashley Moore (il capitano di bordo), Sharon Kane (Maxine) (con il nome di Sharon Cain), Anna Ventura (la massaggiatrice), Joanna Storm (una delle clienti della palestra), Alan Adrian (il maggiordomo), Dave Ruby (un modello), George Payne (un modello), Joe Santini (un modello)
Prodotto da Shaun Costello (con il nome di Warren Evans)
Direttore della fotografia Ron Dorfman (con il nome di Art Ben)

2 commenti:

  1. Decisamente interessante!

    Bentornato! :)

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  2. Grazie Sir, ero mancato per un po', recensire un film è cosa lunga e poi c'è la vita che incalza...

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