martedì 10 novembre 2015

Parties fines

Il divertente film di cui mi accingo a scrivere la recensione è conosciuto, a seconda dell'edizione, sotto vari titoli: (“Education of the Baroness”, “Indécences 1930”, “L'altro vizio di una moglie”). Per quanto mi riguarda, ho optato per quello originale di “Parties fines”, termine con cui in Francia si intende indicare quelle che da noi vengono comunemente dette “orge”. Il regista Gérard Kikoïne firma una delle sue migliori regie contribuendo in tal modo ad arricchire il catalogo della collezione “Alpha France”. Girato con una inusuale cura per ie scenografie e fotografato egregiamente da Jean-Jacques Renon, “Parties fines” narra, attraverso l'espediente della voce fuori campo di una ex-cameriera, la scandalosa giornata di una coppia appartenente alla nobiltà francese degli anni trenta.


Alice (interpretata nel film da Maude Carolle) è una ex-cameriera che, ormai anziana, ha deciso di redigere le proprie memorie. La sua voce fuori campo ci guida alla scoperta di una coppia di nobili presso la cui elegante abitazione parigina ebbe a prestare servizio agli inizi degli anni trenta. Facciamo così la conoscenza del barone Pierre (Patrice Chéron), un uomo particolarmente sensibile al piacere di ricevere supplizi e umiliazioni sessuali. Sua moglie, la baronessa Solange (Brigitte Lahaie) è una donna altezzosa e dedita ai piaceri solitari. C'è poi la stessa Alice che, tra un servizio e l'altro, si masturba con tutto ciò che trova a portata di mano per la casa: piumini in struzzo o falli di gomma che siano. In ultimo, l'autista Hector (Guy Royer) con cui Alice spesso si intrattiene (esilarante, a tal proposito, la scena in cui Hector pone il suo membro su un piatto di carote invitando la cameriera a servirsene).


Una mattina il barone annuncia alla moglie che, a causa di un impegno d'affari, non farà rientro in casa prima del giorno successivo. Sale a bordo della sua lussuosa automobile e, percorsi alcuni chilometri, ordina all'autista di parcheggiare nel bel mezzo di un bosco. Qui, al riparo da sguardi indiscreti, i due uomini si scambiano i vestiti. E così, a ruoli invertiti, riprendono il viaggio. Hector, nei suoi nuovi panni, insulta ripetutamente il barone alla guida procurandogli un sottile piacere. Intanto, nella casa la baronessa si masturba nella vasca da bagno mentre nella cucina sottostante Alice sembra assecondarne i movimenti azionando un macinacaffè. Lungo la strada Hector e Pierre si imbattono in una bella ed elegante autostoppista (Michèle d'Agro) alla ricerca, causa l'impellente necessità di effettuare una chiamata telefonica, di un passaggio per la città più vicina. Salita sul mezzo, la giovane è presto oggetto delle attenzioni del finto barone. Pierre, alla guida, getta loro di tanto in tanto un'occhiata compiaciuta attraverso lo specchietto retrovisore. Così facendo, non si accorge di un uomo piantato in mezzo alla strada e quasi lo investe. Il viandante (Richard Bigotini) insulta ad alta voce il barone il quale, ancora una volta, sembra apprezzare gli epiteti rivoltigli. Fatta scendere dall'automobile l'autostoppista, Hector e Pierre riprendono il loro viaggio.
Nel frattempo, Alice riceve una visita. Si tratta del fratellastro maggiore Jean (Jack Gatteau) e del suo amico Finch (Alban Ceray). I due chiedono ospitalità per qualche ora nella casa. Mentre Alice è intenta a preparare loro un pasto caldo, la sua bellezza non lascia indifferente di Finch. La ragazza se ne accorge e, maliziosamente, solleva la gonna. Finch le infila prontamente un dito nell'ano e inizia a masturbarla. Dopo che l'uomo le ha riempito con le dita anche l'altro pertugio, la cameriera ha un orgasmo in presenza del fratellastro che, semicieco, non può accorgersi di quel che accade intorno a sé.
Breve cambio di scena per mostrare che il barone Pierre è giunto a destinazione, ovvero nell'abitazione della sua mistress, Milena (Sylvie Dessartre).
Torniamo nella cucina. Alice è ora a cavalcioni su Finch. Dopo essere venuto, l'uomo si tira su la cerniera dei pantaloni e si ricompone mentre Alice torna a preparare la cena. Jean si lascia sfuggire di mano il suo bastone che, cadendo a terra, fa accorrere nella stanza la baronessa. Solange ordina ad Alice di far uscire immediatamente dalla casa i due uomini ma Finch si oppone. Inizia a raccontarle una barzelletta sconcia su un elefante e un uccellino al termine della quale costringe Solange, con fare garbato ma che non ammette replica, a seguirlo insieme agli altri due nel soggiorno. Qui giunti, Finch spiega alla baronessa che vuole essere sedotto da lei. Dopo aver ordinato alle due donne di spogliarsi e di rimanere solo con la lingerie inizia a ballare con la baronessa al ritmo delle note della fisarmonica di Jean. Mentre questi continua a suonare, Finch, Alice e Solange si trasferiscono in una stanza attigua. Dopo aver fatto distendere la baronessa su un tavolo, con l'aiuto della cameriera che le tiene bloccati i polsi inizia a scoparla. Finch insulta ripetutamente la baronessa: le dà della cagna e della puttana e aggiunge che, nonostante il sangue blu che scorre nelle sue vene, scopa come una borghese qualsiasi.
Torniamo per un attimo al barone che confessa a Milena che due cose sole lo attraggono nella vita: il denaro e sodomizzare le fanciulle. La donna gli si avvicina e, dopo avergli sputato in faccia, gli affibbia un calcio negli stinchi.
Jean, intanto, sta cercando di afferrare Solange. I due si rincorrono per la sala fino a quando lei inciampa e nel cadere a terra trascina con sé anche Jean che inizia goffamente a toccarle i seni sotto lo sguardo divertito di Finch ed Alice. Jean riesce, seppur a fatica, a farsi largo tra le gambe di Solange con le dita.
Ora Solange è in piedi e singhiozza. Finch dice ad Alice di portarla in cucina e di farle indossare un grembiule da lavoro. Mentre le due donne si allontanano, Jean rimprovera all'amico di comportarsi in maniera troppo rude con le donne. Finch replica di aver provato nella corsa della sua vita a comportarsi da gentiluomo ma, non essendoci riuscito, ha deciso di prendersi semplicemente ciò che desidera.
Una volta tornate le due donne, Finch decide che è giunto il momento di sodomizzare la padrona di casa. Sempre assistito dalla cameriera e al ritmo della fisarmonica, inizia a penetrarla. Dopo essere venuto sulle natiche di Solange, il suo membro trova le labbra di Alice ad accoglierlo. Solange osserva la foto del marito in gran uniforme che fa bella mostra di sè su un mobile.
Nuovo cambio di scena per seguire quel che accade nel frattempo in casa di Milena. Il barone, sdraiato a terra, è intento adesso a farsi frustare dalla donna.


Torniamo dagli altri protagonisti della nostra storia. Solange e Alice sono sedute in cucina. La cameriera le indica dove potrà trovare ciò che le occorre per preparare la cena. La fa salire su una scala per raggiungere un pensile e, dal basso, si gode lo spettacolo offerto dalle tonde natiche della baronessa.
Le scene continuano ad alternarsi e ci ritroviamo ancora una volta a casa di Milena che adesso si sta masturbando provocatoriamente davanti al barone nella posizione a quattro zampe.
Solange è costretta a servire la cena agli indesiderati ospiti. Finch, insoddisfatto perché la cena è giunta in tavola fredda, inizia a masturbare la baronessa servendosi di alcuni pezzi di rognone presi dal piatto. Poi ordina a Solange di fare una fellatio al suo amico Jean, presto raggiunta anche da Alice. Mentre le due donne sono alle prese con il membro di Jean, Finch comincia a penetrare da dietro la baronessa fino a venirle sulle natiche.
Intanto, nell'altra casa, Milena continua a masturbarsi servendosi ora di enormi zucchine e banane. Il barone continua a giacere in posizione sottomessa e con un collare al collo. I due iniziano a guardare divertiti un breve filmino in cui si vede un cane che lecca il sesso di una donna (ohibò!), poi Milena ricomincia a masturbarsi sotto gli occhi del barone che questa volta è autorizzato dalla donna a darsi anch'egli piacere. Pierre viene così su un tovagliolo che porge all'amica affinché lei lo lecchi.
La baronessa invece sta soddisfacendo con la bocca Finch. Ad un certo punto l'uomo le ordina di alzarsi e di andare da Alice la quale, nel frattempo, ha sfoderato un enorme fallo nero con cui inizia a penetrarla, non mancando di insultarla. Ormai nella casa impera la promiscuità più assoluta!


Il barone, dopo aver fatto godere Milena leccandola tra le gambe, si riveste indossando la sua livrea da autista e si congeda dalla donna.
Finch, dopo aver fatto mettere a quattro zampe Alice e Solange, inizia a penetrarle una alla volta, questa volta però aiutato dall'amico a cui difetterà la vista ma non certo l'appetito sessuale.


Mentre il barone sta facendo ritorno verso casa, non prima di essersi scambiato i vestiti con Hector e aver ripreso il proprio ruolo nella scala gerarchica e sociale, Finch e Jean si congedano amabilmente dalle due donne. Solange sale nella sua camera e, distesasi sul letto, ripensa con piacere a quanto provato nel corso di quelle ore appena trascorse. Si addormenta e viene risvegliata dal marito. Solange non è certa che si sia trattato della realtà o, semplicemente, di un sogno. Ognuno nella casa torna alle proprie abitudini. Mentre il barone si gode una sigaretta seduto su una poltrona in soggiorno, Alice prepara in cucina i rognoni per la cena.

SCHEDA TECNICA

Parties fines (Francia, 1977, xx min.)
Regia di Gérard Kikoïne (con il nome di Sacha Rudamko)
Cast: Brigitte Lahaie (la baronessa Solange) (con il nome di B. Lahaye), Patrice Chéron (Pierre) (con il nome di R. Lounge), Alban Ceray (Mr. Finch) (con il nome di Alban), Jack Gatteau (Jean) (con il nome di J. Gatto), Sylvie Dessartre (Milena) (con il nome di S. Deloir), Maude Carolle (Alice) (con il nome di A. LeCoeur), Richard Bigotini (un passante) (con il nome di R. Bigotini), Michèle d'Agro (un'autostoppista) (con il nome di M. De Gris), Guy Royer (l'autista Hector)
Prodotto da Gilbert Kikoïne (con il nome di G. Kikoïne)
Direttore della fotografia Jean-Jacques Renon (con il nome di J. J. Renon)

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