lunedì 12 agosto 2013

A mo' di introduzione



Agli inizi degli anni settanta, in una nazione come gli Stati Uniti ancora influenzata dalla rivoluzione sessuale e dalla controcultura hippie, si produsse un fenomeno che è passato alle cronache come “Golden Age of Porn”. Le pellicole di genere pornografico, fino a quel momento dei banalissimi corto e medio metraggi, iniziarono a farsi più sofisticate, sostenute da una sceneggiatura maggiormente elaborata e da una ricercatezza nella fotografia e nelle scenografie. Gli attori e le attrici che le interpretavano non erano delle semplici comparse cui si chiedeva di mimare atti sessuali ma erano in grado di rendere al meglio le varie sfaccettature psicologiche dei loro personaggi. In breve, il cinema pornografico uscì dalla clandestinità ove era stato fino a quel momento relegato ed assurse a fenomeno di massa raccogliendo l'interesse anche di un pubblico non avvezzo alle sale a luci rosse. Solo per fare un esempio, “Deep Throat” incassò al botteghino la bellezza di 100 milioni di dollari a fronte dei soli 25.000 spesi per la sua realizzazione. Sorte analoga toccò anche ad altri titoli dell'epoca, quali “Behind the Green Door”, “The Devil in Miss Jones”, “The Opening of Misty Beethoven” ed altri ancora. L'esempio americano ebbe un seguito anche in Francia, grazie soprattutto alla casa di produzione “Alpha France” e ad attrici quali Brigitte Lahaie. Questa Età dell'Oro del cinema porno durò fin verso l'inizio del decennio successivo quando, svaniti i postumi della rivoluzione sessuale e sotto i duri contraccolpi di un neopuritanesimo che vedeva in Reagan e nella Thatcher i suoi massimi rappresentanti a livello mondiale, si preferì contenere i costi di produzione abbandonando il 35 mm in favore delle videocamere, più versatili ed economiche per quanto di sicura minore qualità. Sarebbe certamente riduttivo e fuorviante addebitare a Ron e a Maggie la fine della “Golden Age” e non cadremo da parte nostra certo in un tale errore. Altri fattori, come ad esempio l'avvento del videoregistratore che permetteva una visione solitaria e meramente onanistica del prodotto, ebbero il loro peso nella faccenda ma è altrettanto vero che il neopuritanesimo contribuì non poco a modificare i costumi sessuali della gente. Il presente blog intende occuparsi di quella fugace ma intensa epopea fornendo al lettore una serie di titoli scelti tra quelli più rappresentativi, tutti corredati da una dettagliata scheda tecnica e da una approfondita recensione. Non resta dunque che augurare una buona visione a tutti.

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