lunedì 19 agosto 2013

The Opening of Misty Beethoven


La pellicola che mi accingo a recensire la considero una delle migliori della “Golden Age of Porn”. In effetti, “The Opening of Misty Beethoven” non ha nulla da invidiare alla cinematografia mainstream: un regista (Radley Metzger) dalle riconosciute qualità artistiche e che personalmente ritengo l'unico vero grande maestro dell'erotismo, una direzione della fotografia raffinata (affidata a Paul Glickman che l'anno prima si era aggiudicato un Oscar per il cortometraggio “Angel and Big Joe”), una sceneggiatura ispirata a un classico della commedia, una recitazione convincente (Jamie Gillis fu premiato come miglior attore), un budget consistente, l'uso di location ricercate, una colonna sonora che annovera musicisti del calibro di Bruno Nicolai, Alessandro Alessandroni (se il nome non vi dicesse nulla provate a pensare all'inconfondibile fischio delle musiche composte da Ennio Morricone per i film western di Sergio Leone) oltre a un paio di gruppi rock prog. E, se tutto ciò non vi bastasse, sappiate che “The Opening of Misty Beethoven” ha la peculiarità, assai rara per il cinema porno, di farvi anche sorridere grazie a una comicità degna di un film di Woody Allen.


Radley Metzger, che qui firma la regia con lo pseudonimo di Henri Paris (utilizzato anche per altri suoi lavori quali “The Private Afternoons of Pamela Mann”, “Naked Came the Stranger” e “Barbara Broadcast”) ci regala un'opera elegante che rimarrà insuperata negli annali della cinematografia di genere. La storia, ispirata alla commedia “Pigmalione” di George Bernard Shaw e, più in particolare, alla riduzione cinematografica che ne fece nel 1964 George Cukor (“My Fair Lady”), inizia con il sessuologo e scrittore Seymour Love (Jamie Gillis) che si avventura in una sala cinematografica nel quartiere a luci rosse parigino di Pigalle in cui si proietta “Le sexe qui parle” (realizzato nel 1975 da Frédéric Lansac questo film rappresentò l'inizio dell'era del “pornochic”, il corrispettivo francese della “Golden Age of Porn”). Nel corso della proiezione egli fa la conoscenza di Misty Beethoven (Constance Money), una giovane ed inesperta prostituta di origine americana che non pratica né la fellatio né il sesso anale. Egli la osserva mentre, truccata in maniera volgare, masturba distrattamente un anziano spettatore travestito da Napoleone Bonaparte. Attorno a lei persone di ogni età, classe e sesso. Una donna tra il pubblico, riferendosi ad una scena particolarmente piccante del film, mormora “Incredibile! Fantastico!” mentre un uomo, seduto dietro di lei, legge il quotidiano “France-Soir”. Seymour Love esce dal locale con la ragazza e la accompagna nel bordello in cui lei esercita la sua professione. Qui incontra la sua amica Geraldine Rich (Jacqueline Beudant) che sta godendo delle attenzioni di un prostituto. Con lei scommette che riuscirà a trasformare Misty Beethoven in una dea della passione. Dopo una iniziale esitazione la ragazza accetta di trasferirsi con loro a New York. Così come la povera fioraia Eliza Doolittle veniva educata in “My Fair Lady” a diventare una signora dell'alta società, analogamente Misty Beethoven viene sottoposta a una estenuante serie di lezioni atte a trasformarla… in una prostituta d'alto bordo.


Dagli States il gruppo si trasferisce in aereo a Roma nella villa di campagna di proprietà di Geraldine (in realtà si tratta del New Jersey, come si evince chiaramente dallo stile architettonico dell'abitazione). Durante il viaggio, facciamo la conoscenza della compagnia aerea utilizzata dai tre e dei servizi che questa offre ai viaggiatori di prima classe, alcuni dei quali decisamente particolari: posti per fumatore o non fumatore, per adulti o per famiglie, per vegetariani o kosher, per amanti del sesso o meno. Se si sceglie l'opzione sesso si ha diritto a una fellatio o a un rapporto completo con una delle hostess (particolarmente esilarante a questo punto la scena che vede una passeggera, interpretata da Tia von Davis, prendere posto accanto a Misty e praticarle un cunnilingus; alla richiesta di una assistente di volo, nel frattempo sopraggiunta, di mostrarle il biglietto di prima classe che giustifichi la sua presenza e ciò che sta facendo in quel momento la donna risponderà che non ce n'è bisogno essendo la moglie del comandante).


A Roma Misty prosegue nelle sue lezioni. Una delle prime prove a cui viene sottoposta si svolge all'interno di una automobile di lusso che la deve condurre a teatro. La ragazza praticherà una fellatio a uno dei passeggeri di fronte a sua moglie disgustata più che altro per il ritardo che rischiano di accumulare (la scena è umoristicamente accompagnata dall'Overture del “Guglielmo Tell” di Gioacchino Rossini). Una volta giunta a destinazione, avrà un rapporto sessuale nei bagni del teatro con un giovane spettatore. I due verranno ad un certo punto interrotti da una donna che, entrata nel locale, apostroferà Misty con le seguenti parole: “Succhiaglielo in una cabina telefonica”). La fama di Misty e delle sue prodezze sessuali inizia a diffondersi in giro per il mondo. Una successiva prova prevede la seduzione di un gallerista d'arte notoriamente gay (Calvin Culver). Grazie alla complicità di una ex-fiamma di Seymour, la brava Terri Hall, Misty riuscirà a portare a termine brillantemente la sua prova (“Voglio succhiare il tuo cazzo come se fosse l'interno di un mango maturo” sussurra l'allieva all'orecchio del gallerista). Una volta perfezionata la tecnica della fellatio (spassosissima la scena in cui Misty masturba oralmente e con le mani tre valletti nella villa di Geraldine) la ragazza è ormai pronta per la prova decisiva: andare a letto con l'editore Lawrence Lehman (interpretato da Ras Kean). L'obiettivo è di farla diventare la ragazza dell'anno della rivista patinata per adulti “Golden Rod Girl”.


Seymour, Geraldine e Misty si recano dunque al party organizzato da Lehman in un vecchio magazzino in disuso che ricorda per l'atmosfera alla Andy Warhol quello in cui Jon Voight incontra Brenda Vaccaro nel film “Un uomo da marciapiede”. Qui Misty sedurrà l'editore e sua moglie Barbara (Gloria Leonard), regalandoci una delle migliori scene di sesso a tre dell'intera cinematografia porno (ad un certo punto Misty indosserà una cintura con fallo per penetrare Lawrence; in realtà il posteriori non è il suo bensì quello di una controfigura giacché l'attore si rifiutò di girare quella particolare scena). Si tratta anche della prima volta in cui in una pellicola porno mainstream viene mostrata esplicitamente una simile pratica, nel gergo definita “pegging”.


Il trionfo di Misty significa anche la vittoria di Seymour. La ragazza ascolta con amarezza le parole del suo mentore che la irride ricordando com'era e che si attribuisce l'intero merito della sua trasformazione. Misty si allontana allora con Lawrence e sua moglie. Seymour e Geraldine ripartono alla volta di New York e, ancora una volta, si assite a una scena comica: un passeggero chiede a una hostess di nascondere un sigaro nella sua vagina nonostante la moglie si affanni a spiegargli che non è vietato introdurre sigari giamaicani nel territorio statunitense.
Seymour Love è ora nel suo attico newyorkese ed assiste alla visione di un filmino girato all'epoca dei primi passi nell'educazione della ragazza. Il suo membro sembra non rispondere agli stimoli visivi e una successione di cameriere si dà inutilmente da fare per cercare di farlo uscire dalla depressione in cui è piombato. Seymour pensa di essersi spinto troppo in là nella crescita e nella autonomia della fanciulla e di averla forse persa per sempre. Ad un certo punto Misty fa il suo ingresso nell'appartamento travestita da cameriera. Seymour sul momento sembra non accorgersene ma ben presto, stimolato dalla maestria della ragazza nel praticargli una fellatio, distoglierà lo sguardo dallo schermo per scoprire con gioia che lei è tornata. I due faranno all'amore con passione.
La scena finale vede Misty, vestita come una vera e propria donna d'affari, che si aggira per l'appartamento prodigando consigli alle nuove allieve. I ruoli si sono invertiti. Seymour Love è seduto in un angolo, in catene e collare, felicemente e volontariamente ridotto in schiavitù.
“The Opening of Misty Beethoven” è stato premiato nel 1977 come miglior film dell'Adult Film Association of America e proiettato ininterrottamente per sette anni nelle sale americane. La prima si svolse presso il Four Seasons Hotel di New York, luogo generalmente adibito alla presentazione di pellicole mainstream.

SCHEDA TECNICA

The Opening of Misty Beethoven
(USA, 1976, 90 min.)
Regia di Radley Metzger (con il nome di Henri Paris)
Cast: Constance Money (Misty Beethoven), Jamie Gillis (Seymour Love), Jacqueline Beudant (Geraldine Rich), Terri Hall (Tanya), Ras Kean (Lawrence Lehman) (con il nome di Ras King), Gloria Leonard (Barbara), Calvin Culver (il gallerista d'arte) (con il nome di Casey Donovan), Tia von Davis (la moglie del comandante dell'aereo)
Prodotto da Ava Leighton (con il nome di L. Sultana)
Direttore della fotografia Paul Glickman (con il nome di Robert Rochester)

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